23 giugno 2013

Poesia di Asmaa Cherrad letta sul palco dell'8* Festa dei Popoli

DOLORE DELLA NAZIONE

Sono in una terra di cemento senza vita
In una terra in cui i palazzi si sono allungati per comunicare  con il cielo
In una terra illusoria che ha venduto l’illusione a comparatori idioti
Come me; quelli che hanno venduto il presente per un futuro ignoto
Come me; quelli che hanno sottoscritto  un certificato di morte con tutta semplicità e ingenuità
Come me ;quelli che hanno perso anni di guerra per la fedeltà
A chi appartengo ed ho abbandonato me stessa per uno sconosciuto che mi rifiuta
Qui l’illusione parla e si difende per convincermi dell’assenza
Dice
Vedrai il mondo con  uno sguardo libero e diventerai ambasciatrice del tuo mondo
Delle tue idee ; dell’abbigliamento e di tutto quello che possiedi proprietà seppellite di cui prima ti vergognavi
scioglierai i legami tradizionali ed dei vecchi pensieri
E  io l’immigrata rispondo:
Vivo ogni giorno un colore dei colori del razzismo
Ho perso la mia sensibilità per la vita fino a che sono giunta a conoscere malattie strane
ed abituarmi ad esse presa in giro dal tempo che mi ha stancata perciò sono diventata un’anziana che racconta il passato vicino come se fosse il  resto del tempo d’oro
E cammino straniera sulla terra che mi conteggia i respiri e nega la mia identità
E gli occhi dei passanti mi parlano con interrogativi come se fossi un extraterrestre
Spero che tornerò alla  mia patria ed  al mio sogno
ed è un invito alla nazione
Scava la tristezza e designa i confini della rabbia
E diventa il silenzio indirizzo e lingua e non sentiamo più alcuna felicità

anzi la sofferenza è l’abito tradizionale
Per ogni vittima in ogni luogo e tutto che ci allontana dalla patria
 Sono le lacrime degli immigrati
Non potremo trasportare la barca smarrita  che non conosce la direzione della patria
E’  un dolore che non riporterà gli assenti dal mare ignoto
E’ il tempo d’oro è andato e si è portato via l’anima
Sono riusciti a portarmi via dal mio paese, ma non riusciti a portarlo via da dentro di  me
Ed io non ho più senso e nessuna immagine mi spiega
Sono sofferenze che viviamo per non sentire il nostro presente
Mi ha insegnato il  mio paese ad essere forte grazie all’amore
E l’ho abbandonato così come il mio cuore è stato abbandonato dall’amore e riempito dal vuoto
Mi ha insegnato il mio  paese  a sfidare l’impossibile, ma l’immigrazione mi ha vestita di vigliaccheria, di paura e di silenzio e la mia è autunno nonostante il mondo è fiorito di Primavera.

Asmaa Cherrad



أبريل 2013

وجع الوطن
بأرض اسمنتية غابت عنها الحياة
بأرض تعالت المباني لتحاكي السماء
بأرض وهمية باعت الوهم لمشترين أغبياء
مثلي من باعوا الحاضر لمستقبل مجهول
مثلي من مضى على وثيقة الوفاة بكل بساطة وسذاجة
مثلي من أضاعت سنوات الحرب من أجل الوفاء
لمن انتمي اليهم وخلعت نفسي لأجل مجهول يرفضني
هنا يتكلم الوهم ويدافع لإقناعي بالغياب
ويقول
سترين العالم بنظرة متحررة وتكونين سفيرة لعالمك
بأفكارك وزيك وكل ما تملكين من ملكات دفينة
كنت من قبل محرجة منها
ستفكين قيود التقاليد والأفكار البالية
وأنا المغتربة أجيب
أعيش كل يوم لونا من الوان العنصرية
فقدت احساسي بالحياة حتى أني تعرفت على أمراض غريبة ومعتادة وسخر الزمن مني وأعياني
فصرت مسنة أحكي الماضي القريب وكأنه بقايا الزمن الجميل
وأمشي غريبة على أرض تحاسبني على أنفاسي وتنكر علي هويتي
وتحاكيني عيون المارين باستفهامات وسخريات وكأني مخلوق فضائي
وأتمنى ان يحضنني وطني كلما أعود اليه
وهي دموع الوطن  تحفر الحزن وترسم أخدود الغضب
على ملامح الوطن حتى لا نرحل او يرحل
وتجعل الصمت عنوانا ولغة ولا نشعر بأي فرح
بل الألم هو لباس تقليدي لكل ظلم في أي مكان
ولكل شيء مظلم يبعدنا عن الوطن
الهمني ثوي فوق التراب والآن هو صانع أخرى تحث التراب
كان يوما صداه يحاكي الآفاق ضد الظلم
لكن الصمت والحزن هما جنسية لكل مظلوم
فثارت كل مظاهر الحياة على كل ثائر وأعدمته
هي دموع المغتربين لن تستطيع حمل زورقي التائه ولا يعلم اتجاه الوطن
وهي حسرة لن تسترد المفقودين في بحر مجهول
فقد استطاعوا نقلي من وطني
ولكن لن يستطيعوا نقله من داخلي
فصرت لا معنى لي ولا حتى  صورة تفسر ملامحي
هي الآلام نحياها لنعيش ولا نشعر يحاضرنا ولا حتى القادم من زماننا
علمني وطني أن أكون قوية بالحب
فهجرته ليهجر الحب قلبي ويملا الفراغ أماكني
علمني وطني تحدي المحال لكن
الغياب البسني لباس الجبن والخوف والصمت
وصارت لغتي خريفا رغم ان الدنيا ازهرت
بقدوم الربيع
شراد اسماء

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