22 giugno 2018

QUESTA SERA 22 GIUGNO IN PIAZZA SAN SIRO ALLE 21.30

E ORA DOVE ANDIAMO? UN FILM DI Nadine Labaki


In un paese in una zona montuosa del Medioriente la piccolo comunità è divisa tra musulmani e cattolici. Se gli uomini sono spesso pronti alla rissa tra opposte fazioni le donne, tra cui spiccano le figure di Amale, Takla, Yvonne, Afaf e Saydeh sono invece solidali nel cercare di distogliere mariti e figli dal desiderio di trasformare i pregiudizi in violenza. Non tralasciano alcun mezzo in questa loro missione, ivi compreso far piangere sangue a una statua della Madonna o far arrivare in paese delle ballerine da avanspettacolo dell'Europa dell'Est affinché i maschi siano attratti da loro più che dal ricorso alle armi. Si arriva però, nonostante tutto, a un punto di tensione tale in cui ogni tentativo di pacificazione sembra ormai inutile.

20 giugno 2018

20 giugno giornata mondiale del rifugiato

Oggi 20 giugno, alle ore 19,30 alla casa Papa Francesco, salita San Pietro 14, apericena e a seguire presentazione della mostra di disegni "mille e un viaggio" arteterapia con i migranti alla frontiera e del libro Arteterapia con l’autrice Monica di Rocco.

12 giugno 2018

13 ª Festa dei popoli di Sanremo 16-23 giugno. Il primo appuntamento è con Mah Aissata Fofana


Il primo appuntamento è con Mah Aissata Fofana, poetessa e poliedrica scrittrice del Mali. Arrivata in Italia negli anni 80, laureata in traduzione presso la Scuola per Interpreti e Traduttori di Trieste, ha scritto numerosi libri per valorizzare e diffondere la cultura del proprio paese e in particolare quella femminile. 

Suo è anche il primo vocabolario Bambara-Italiano (EUT 2008). Il bambara è la lingua parlata in Senegal e Mali. 

Da anni Mah Aissata si occupa di immigrazione femminile.

Tra i suoi libri ricordiamo: La Cucina in Africa, Il Linguaggio dei Capelli in Africa, I Sette Baobab della Felicità e del Successo, Le indagini dell' ispettrice Fofy, Un popolo delle stelle, Un baobab, ll cadavere di un albino, Il cadavere sorridente, Una calebasse piangente, Un balanzan rimpicciolito.

La incontriamo sabato 16 giugno alle ore 18 nel salone parrocchiale di Piazza San Siro 49.

Per capire di più la cultura di cui Aissata Fofana è potatrice vi proponiamo una breve scheda sul suo paese, il Mali.

La Repubblica del Mali è uno dei paesi più grandi dell’Africa occidentale (1.241.142 km²,16.174.580 abitanti; capitale Bamako), più o meno come Regno Unito e Francia messi insieme. Situato nella pianura saheliana é costituito a nord dal deserto e a sud dalla savana.
La parola Sahel in arabo significa “bordo del deserto” (Sahil), una fascia semi desertica che attraversa tutta l’Africa da ovest ad est, coprendo Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger, Ciad, Senegal, Sudan ed Eritrea.
Cittadini del grande Impero africano del Mali (dal XIII al XVII secolo) i maliani sono stati vittime del traffico di schiavi che ha alimentato le economie europee nelle Americhe e per circa un secolo (1864-1960) sono stati sudditi dell'impero coloniale francese.

In Mali si trova la struttura più grande del mondo in mattoni di terra. Si tratta della Grande moschea di Djenné, nel centro del Mali. Come gran parte dell'architettura del Sahel, è costruita con mattoni di fango. Data la scarsità di pietre da costruzione, in Africa Occidentale i grandi edifici venivano costruiti impastando il fango su dei tralicci di legno le cui estremità lasciate all'esterno, servono ancora oggi per effettuare il restauro dopo le grandi piogge. Il centro storico di Djenné è stato designato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1988.


Tuareg al Desert Festival 

Il "Festival au Désert" una delle manifestazioni più popolari della world music (oltre 7mila spettatori nel 2004), è un altro evento che ha reso celebre il Mali e in particolare la città di Timbuctù. Esiliato dal 2012 a causa dell'occupazione e della guerra franco-maliana contro i jihadisti di Al Qaeda nel Maghreb Islamico, lo storico festival è tornato nel febbraio di quest’anno e sfida la guerra dei jihadisti
 
Tratto da http://casa-africa.blogspot.com

9 giugno 2018

E ORA DOVE ANDIAMO? UN FILM DI Nadine Labaki



In un paese in una zona montuosa del Medioriente la piccolo comunità è divisa tra musulmani e cattolici. Se gli uomini sono spesso pronti alla rissa tra opposte fazioni le donne, tra cui spiccano le figure di Amale, Takla, Yvonne, Afaf e Saydeh sono invece solidali nel cercare di distogliere mariti e figli dal desiderio di trasformare i pregiudizi in violenza. Non tralasciano alcun mezzo in questa loro missione, ivi compreso far piangere sangue a una statua della Madonna o far arrivare in paese delle ballerine da avanspettacolo dell'Europa dell'Est affinché i maschi siano attratti da loro più che dal ricorso alle armi. Si arriva però, nonostante tutto, a un punto di tensione tale in cui ogni tentativo di pacificazione sembra ormai inutile.




TRAILER

AFRICA BELLEZZA RICCHEZZA E MIGRAZIONI


La mostra è stata realizzata dagli studenti delle terze medie dell’Istituto Cavour e da quelli del Liceo Artistico Amoretti di Imperia, in collaborazione con gli ospiti della SPES di Ventimiglia. Il progetto, ideato e organizzato dal Coordinamento di Libera Imperia e dal nuovo Presidio Intemelio “Hyso Telharaj”, è stato realizzato col sostegno economico della SPES e del CE.S.P.IM.
La mostra vuole presentare la terra d’origine della gran parte dei migranti che giungono nel nostro territorio come terra di grande bellezza, ricca di risorse e di culture impareggiabili, come la storia ci racconta, trasformatasi negli ultimi due secoli in un immenso territorio delle cui risorse buona parte degli abitanti non può più usufruire, lacerato dalle guerre e impoverito dallo sfruttamento dei paesi del Nord del Mondo. 
Suddivisa in sette pannelli, affronta le seguenti tematiche: Africa, culla dell’umanità, gli antichi regni e le grandi civiltà, la tratta degli schiavi, il colonialismo, le bellezze naturali e le risorse del territorio, le migrazioni, fratellanza e solidarietà.
(da Sanremonews, 2 marzo 2018)